giovedì 31 maggio 2012

"La panchina - 5a Puntata" - Screditoria&Tortura feat. Retoricapiù



"La vita è un corso di laurea" - Il film di Screditoria&Tortura


Una produzione Retoricapiù
con Apollonio Lepido Distinto, Ligas e Duns Meici
soggetto: impresentabile / sceneggiatura: birra / direttore della fotografia: caso
di Apollonio L. Distinto, Ligas e Duns Meici
ROMA, 2011



domenica 26 giugno 2011

La Panchina

Terza puntata - L'esame della professoressa Montini, i risultati di giornalismo di Soda e ciò che ne è seguito, qualche piccolo suggerimento agli aspiranti giornalisti.

sabato 11 giugno 2011

Come si prenota.

Sto cercando da giorni di mettermi in contatto con quello che è una porzione di terra avulsa dalla civiltà e tuttavia in essa geograficamente localizzata. Il favoloso mondo di Orlandie è una specie di Lesotho di Tintoria e Pittura, per la verità uno dei tanti, ma sicuramente quello più affascinante e seducente. In tanti provano ad entrare, in troppi vengono continuamente rifiutati e frustrati nei loro assidui tentativi e a tutti rimangono in testa sempre le solite domande:
come mi prenoto all'appello?
cosa devo portare all'esame?
vuoi, per cortesia, rispondermi a una cazzo di email?
dove è l'esame?
è vero che il tuo esame vale 6,5 cfu?

In questo clima di ossessione referendaria e di fondamentale odio senza precedenti per un monosillabo in particolare, mi sento di poter accettare qualsiasi segno di vita, anche un gesto volgare o un virus in risposta all'email, un sudoku su infostud che io possa decifrare per capire quando, come e con cosa presentarsi all'appello.
L'esame di Scoria del Giornalismo è diventato una corsa sul posto ad ostacoli, un incubo ricorrente al pari del Sì referendario ed entrambi sono ripetuti come dei mantra fino alla nausea e oltre...

"iscriviti all'appello"
"vota sì"
"iscriviti all'appello"
"vota sì"
"iscriviti al sì"
"vota l'appello"

Se mi dovessi presentare al seggio con un verbale e all'esame con la tessera elettorale, sono sicuro che non troverei strana la cosa e, nel secondo caso, nemmeno scorgerei degli ostacoli alla verbalizzazione (sostenere Colica Militante e vedersi registrato Giornalismo di Moda non è meno curioso che equipollare un elenco di nomi di gazzette a un elenco di timbri della Repubblica, anzi..).
In entrambi i casi vorrebbe dire aver trovato il coraggio di superare lo sfiancamento di questo referendum e lo sfinimento di questa prenotazione e sarei tranquillo nel chiedere a chi mi sta davanti, che sia professoressa o scrutatore: ma c'era così bisogno di rompere i coglioni?

domenica 22 maggio 2011

La Panchina

La prima puntata dell'inchiesta sulla mala-università italiana. La piccola realtà di Screditorìa & Tortura metafora della molto più ampia merda nazionale.

T.T.

mercoledì 11 maggio 2011

Diffamazione.

In vita mia ho visto due cose davvero molto stupide: la prima è un’integralista cattolica che al grido di battaglia “viva la madonna” si arruola come volontaria e combatte per Israele. La seconda è una tartaruga che cerca di fare sesso con un fico d’india caduto in terra.


In questo panorama di altissima competizione s’inserisce lo spettacolo andato in scena ieri: Chiaberge parla, Mirella Sorry interviene, Chiaberge esprime prima il suo dissenso poi il suo stupore per la stupidità condensata nella zolletta di neuroni dell’interlocutrice, Mirella Sorry chiude il suo intervento con un sorriso d’assenso. Cazzo ridi?

Fin qui nulla di nuovo: dalla bocca della Sorry nessuno si è mai aspettato commenti con un significato, specie quando gli invitati a lezione erano Calabresi, D’agostino, Sangiuliano e, in tempi più recenti, Pierluigi Battista. Chiaberge però non solo non lavora per un giornale deficiente, ma gestisce PERSINO una pagina culturale e questo deve essere sembrato una sfida alle orecchie della Sorry. Il regolamento del nostro corso di laurea impone una proporzionalità inversa tra intelligenza dell’invitato e le domande postegli.

Così la seducente autrice di celebri interviste a domicilio, come quella a Federico Moccia o quella ad Ascanio Celestini con le parole dell’attore che contraddicevano con precisione svizzera le sue, ha lanciato il cervello oltre l’ostacolo, in terra, con sprezzo del pericolo di non riuscire a sottrarlo mai più alle formiche. Mai più.

“I bravi scrittori non riescono ad emergere” ha detto la Sorry “E sti cazzi, se vai a fare le interviste a Moccia, te credo..” avrebbe voluto replicare l’uditorio tutto davanti allo sguardo basito del giornalista de Il Fatto Quotidiano. Poi il botto. La Lady Gaga della minchiata ha provato a dare un’analitica interpretazione dell’assenza di Roberto Saviano dalle librerie: “Ha il blocco dello scrittore”. Certo, e Craxi è fuggito ad Hammamet perchè amava la Tunisia.

Con Riccardo Chiaberge fottutamente imbarazzato era chiaro che tutto questo già sarebbe bastato per elevare la credibilità del nostro corso di laurea a quella di Gargamella presso il consesso dei puffi. Ma la Sorry, si sa, non si tira mai indietro e proprio quando il peggio sembrava passato, proprio quando tutti ci guardavamo indietro boccheggiando per la fatica e per la vergogna lei disse:


“Il libro di Saviano avrebbe potuto scriverlo chiunque leggendo qualcosa in biblioteca”.


Come se poi i “Ridenti” e i “Peti disarmati” non potessero essere stati scritti dopo una buona puntata di “Cotto e Mangiato”...


Vista la fama che grazie ai contatti della Sorry (contatti?? ora li chiamano così???) il nostro corso si sta facendo, non sarà poi il caso di stupirci se, quando porteremo il curriculum ad importanti testate giornalistiche, una smorfia di dolore comparirà sul volto dell’esaminatore leggendo “Editoria e Scrittura”. E chiuderemo il cerchio: se la Sorry oggi assomiglia ad un’integralista della stupidità che grida “viva l’anticomunismo” prima di ogni lezione, tra noi e la tartaruga, domani, non ci sarà proprio nessuna differenza.


uno studente di Editoria e Scrittura prima di un colloquio


T.T.