
La tizia che sostiene di essere ministro dell’istruzione una volta affermò: “Vedrete, vi stupiremo”, ma, nel corso dei mesi in cui diceva agli amici della palestra di lavorare presso il ministero, fece solo una marea estenuante di cazzate e pompini cosicchè nessuno si stupì nè si sorprese.
A distanza di così tanto tempo (non so essere più preciso, i miei riferimenti temporali nel passato sono solo “ieri”, “l’altro ieri” e “una volta”) finalmente però emergono i suoi piani stupefacenti grazie alla collaborazione di una professoressa del nostro corso di laurea, trattenuta dalla Polizia Studentesca durante una ronda nel basso Lazio. In questo “pastorello a perdita d’occhio” la professoressa Sorry si nascondeva sotto il ventre di un ariete e fuggiva lontano da orecchie indiscrete, lei che le sue le ha corredate di pendagli con l’effige di Almirante. La “docente”, riuscita ad eludere la protezione civile fingendosi una pecora e mugolando a ogni controllo “Beeee..”, ha dovuto arrendersi ai test e alle analisi più approfondite della PS che, se da un lato hanno riscontrato una dentatura identica a quella di un ovino, non hanno potuto non considerare il belato troppo semplice per appartenere a una pecora.
Mirella Sorry scappava per evitare che gli studenti sapessero di una confidenza fattale dal ministro stesso durante una partita a backgammon:
“Sarò sincera, Mirella. Noi con sti studenti ci vogliamo solo giocare un po’...Ora li facciamo incazzare... e poi, quando Lui ha voglia, sai cosa facciamo? Li facciamo tornare tutti alla 509! ahah..sai come impazziscono? prima gli esami sono da 6 e poi da 5!...ahah!”.
Gli studenti che hanno raccolto queste informazioni hanno confermato che nessuno dei professori dell’Università L’Inadempienza era al corrente dei piani ministeriali eccetto i capi di stato maggiore del corso di Jeanseria & Cucitura. E infatti, appena venutone a conoscenza, Vittorio Ridotto aveva preparato ligio e chino (e immobile) il PIANO PER IL RIENTRO CREDITI in ESUBERO.
“Se non scoprivano tutto sti peracottari, bisognava che gli esami da 6 crediti diventavano da 5...” ha confessato il sig. Cafazzi, capo reparto-oliatura dei gomiti di Ridotto “...e l’unico modo poteva esse de fare il programma più piccolo, tajà na parte...così poi noi li dovevamo interrogà e vedè che ‘a parte tajata un la sapevano, l’avevano disimparata...”
Secondo la testimonianza dell’addetto alla manutenzione delle falangi di Ridotto invece un piano B avrebbe preso in considerazione l’eventualità che lo studente non collaborasse e si rifiutasse di disimparare. Che fare quindi?
“Allora se prendeva lo studioso e je se diceva: ‘se non dimentichi da paggina 50 a paggina 100 te’ncastro sotto l’ascella de Salamini a Ferragosto’. guarda, giornalista, che è un metodo che funziona, viene dalla Francia. L’avemo provato già con tutti i professori de sto corso! Guarda qui che bel risultato...”
“Beeee...”
T.Tomas