Quelli che La Sapienza è il primo ateneo per numero di iscritti in Europa,
quelli che per questo motivo si sentivano legittimati a svegliarsi presto al mattino,
quelli che solo con il giornalismo di moda obbligatorio hanno la possibilità di richiedere di fare lo stage a “i migliori anni “ condotto da Carlo Conti,
quelli che quella sera non sono venuti a bere perchè “io domani devo studiare”,
quelli che “adesso faccio gli esami, poi lo stage alla BBC e alla RAI e poi chiedo la tesi a Lepri (è morto neh),
quelli che “faccio tutti gli esami adesso, sudo, e registro i voti su cartaigienica”
quelli che la RAI cerca due tromboni per la quarta fila,
quelli che si sono premurati di conoscere Ridotto per avere informazioni sul corso di laurea e perchè in fondo è una brava “persona”,
quelli che hanno scoperto che il GOMP è l’Uno di Plotino,
quelli che hanno imparato i termini: masselfcommunication, gnu giurnalism e equipollenze e non vedono l’ora di applicarli alle redazioni di Cosmopolitan, Vogue e Caccia&Pesca,
quelli che hanno sbobinato la Sorry,
quelli che sbobinando la Sorry hanno scoperto che Orwell ha scritto Il Grande Fratello,
quelli che il piano di studi retroattivo non è come l’eterno ritorno di Nietzsche ma quasi.
quelli che gli studenti inglesi sono solo sovraeccitati,
quelli che infostud prima o poi dovrà essere craccato,
quelli che pensavano che questo fosse un paese meritocratico (ehi ciccio ma l’hai vista l’assistente di Ridotto, non sei in Svezia dai!),
quelli che ci han fatto pesare di aver visto un film alle cinque del mattino,
quelli che ci hanno disprezzato come “fancazzisti”,
quelli che Manlio Morgagni si è sparato per molto meno,
quelli che se pesti la Sapienza porta fortuna,
quelli che han dato tutti gli esami e quindi per forza alla fine tutto si aggiusterà e non perderanno nemmeno un esame,
quelli che “ma non studiate? non date esami?”...
...ecco. La questione era un po’ più complessa.
TOOOH!