lunedì 24 maggio 2010

I parcheggiatori occulti

PG: Un po' più a destra. Un po' più a sinistra. Stop! Vai, vieni verso di me. Vieni. Vieni ancora. Alt!
IO: Professore, ma che dice? "Destra, sinistra, vieni"?!...Mi stava chiedendo l'indice di Rovagnati, non ricorda?!
PG: Ah si si. Dica dica..
IO: Allora l'indice Rovagnati per la digeribilità del prosciutto si calcola..
PG: Vieni, vieni sempre. Attenzione allo specchietto di destra!
IO: Come?!
PG: Ti ho detto vieni, cazzo!
IO: Ma dove devo venire? Ma che sta dicendo, professore?
PG: Attenzione alla colonna di sinistra ti ho detto!...Così spacchi la macchina coglione! Ma allora dillo che non vuoi fare il parcheggiatore da grande. Dillo così ci mettiamo l'anima in pace, porco il demonio!
IO: Professore lei non sta bene per niente. Che vuol dire che non voglio fare il parcheggiatore? Non sto capendo, davvero..
PG: Stolto. Sei uno stolto! Cos'è che non capisci? Siamo a Roma. Siamo all'università "L'Incoscienza", al corso di laurea in "Parcheggiatoria e Sterzatura". Io insegno "Linguaggi del manovrismo", e ti sto guidando per fare una cazzo di manovra che ti possa permettere di uscire da un parcheggio disastroso, per venir fuori con disinvoltura da una strettoia in cui si sarà inserita tua mamma con quella monovolume di merda che si ritrova!
IO: Prof, lei è completamente andato..
PG: Andato dove?!.. Allora, me lo vuol dire o no questo indice di Rovagnati?
IO: Ah siamo tornati a Rovagnati adesso?!.. Ok l'indice di Rovagnati, come dicevo, nasce da un'intuizione del maialologo Arnaldo Rovagnati che..
PG: Ma come puoi pensare di diventare parcheggiatore professionista, se non ti applichi, cazzo! Non basta capire i meccanismi, bisogna ripetere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere....
IO: Si professore, bisogna ripetere..ed io le ripeto che lei è completamente di fuori. Ed ora, se permette, mi alzo e vado via, che qui c'è solo da impazzire..
PG: Va bene. Ventiquattro.
IO: Cosa?! Se è un voto giuro che la sputo in faccia!
PG: Ventiquattro centimetri. Vai ventiquattro centimetri più a destra, cazzo, sennò prendi il muro!.....

Tomas T.

sabato 22 maggio 2010

Piano di Sputi

Ecco l'intercettazione (18/3/2010) che chiarisce le colpe nel "Verbalizationgate" scoppiato ieri.

Consiglio de Farlaquà "Pronto?"
Ridotto "oh, ciao come stai?"
CdF "mah bene..piove. e tu? a casa tutto bene?"
R "sìsì..ascolta..sta mammuth di assistente quando me lo cambi?"
CdF "Vittò...ti ho già detto che dobbiamo aspettare quelle nuove dall'Ungheria."
R "eh sarà. però vedi che casini che me fa combinare.."
CdF "cosa? non mi hai detto niente."
R "ma un casino dietro l'altro. metti il Piano di Sputi: io non lo volevo fare! quel giorno stavo mandando una lettera alla segreteria per annullarlo ed è venuta lei dicendomi 'Vittò se glielo fai fare ti faccio quella cosa che ti piace tanto...'"
CdF "oddio..te la sei fatta sulla scrivania?"
R "no, macchè hai capito! i grattini sulla nuca..sai che non ci arrivo per la paresi..."
CdF "che paresi??"
R "ai gomiti"
CdF "ah sì è vero. scusami, caro, avevo capito male. eh ma quindi? cosa c'entra il Piano di Sputi?"
R "mi sono addormentato dopo i grattini e non ho mandato la lettera."
CdF "maddai vittò...però anche te..."
R "lo so. c'ho anche perso dei soldi"
CdF "che? il parcheggio?"
R "no ma va. sta Bidendum di assistente mi ha preso dei soldi mentre dormivo.."
CdF "accidenti."
R "la denuncerei..."
CdF "eh sarei cauto. su questo sai, Vittò, che noi..."
R "sì sì lo so..."
CdF "...ti aiuteremmo, però se togliamo lei perchè è una ladra..."
R "sì no certo, poi dovreste mandar a casa anche altra gente. Viadaunmese.."
CdF "..e poi sai che scandalo: 1000 euro per 10 orette del cazzo che anche il mio falegname con 10 euro ti parla del Watergate e di Internet che è un problema..."
R "...già. la figura dei fessi faremmo.."
CdF "...già: o fessi o poveri.."
R "certo sò soldi...20 euro mi ha fregato quel boiler con le gambe..."
CdF "VENTI EURO?? ma perchè non l'hai detto subito?? no vabbè..pensavo meno..se è così troviamo il modo..."
R "...di recuperare i soldi?"
CdF "ma va! sai che ogni mese dobbiamo al rettore una scusa per rubare..."
R "sì sì.."
CdF "magari usiamo sto episodio come scusa.."
R "..."
CdF "si potrebbe fare così: sai che adesso dobbiamo dividere i corsi in primo e secondo anno."
R "non ne so niente"
CdF "ecco. se tu lo vai a dire domani, tutti si incazzano, ma poi stanno zitti e si iscrivono part-time"
R "non ho idea di cosa tu stia parlando"
CdF "ecco tu non dici un cazzo. lo dici poi, tipo a maggio, e dici che hai letto male la legge, così quei fessi si iscrivono e pagano la rata intera e così con il rettore copriamo la scusa della ladra."
R "potresti stare parlando di musica eschimese"
CdF "ovviamente spetta a te. o fesso o povero: venti euro sono sempre venti euro, oh.."
R "Dai, lo sai che io ste cose di burocrazia non le capisco... ma va bene."
CdF "infatti..allora ok"
R "sì può andare. mi fido. poi però mi devo sentire le proteste davanti al mio ufficio."
CdF "e tu non farti trovare."
R "che scusa butto?"
CdF "zoccole?"
R "uhm..no.."
CdF "trans?"
R "eddai.."
CdF "incidente?"
R "porta male."
CdF "avvelenamento?"
R "manco Socrate.."
CdF "catalessi?"
R "e il mago gabriel?"
CdF "Gambeffa incastrato nel frigo di casa tua"
R "no, già successo"
Cdf "la Sorry scrive un libro da sola"
R "manco la cometa di Halley"
CdF "scusa ma... le zoccole proprio no??"
R "ma nooo!"
CdF "ci sono: grattini? terapeutici per la tua paralisi ai gomiti?"
R "ohssììì! sono già tutto un fremito"
CdF "...e ricoverato d'urgenza...alle terme!ahah"
R "ahahah..sicuro se la bevono.."
CdF "qualcuno magari va pure alle terme per il Piano di Sputi.."

Il termine ultimo di consegna del Piano di Sputi è venerdì prossimo 28 Maggio 2010. VENITE E INVEITE.
T. Tomas

lunedì 10 maggio 2010

Materiali in dispensa

Siamo in chiusura di corsi ed è venuto il momento per i nostri stimatissimi professori del nostro rispettabilissimo corso di laurea di accennare alle modalità con cui saranno tenuti gli esami.
Mirella Sorry, già che c'era, è stata la prima a sbottonarsi. Ha precisato infatti che l'esame orale sarà orale, che consisterà nell'esposizione da parte di una persona (studente) di una tal cosa (materia d'esame) a un altro soggetto che potrà essere lei medesima o il tizio che per un abbondante 99% le ha scritto i libri. Ovviamente, sapendo lei niente di qualsiasi disciplina ed avendo capito il motivo della sua presenza dietro a una cattedra come un paguro sulla testa di Gorbacev, è probabile che all'appello basterà non proferire le parole "Pannunzio - era - stronzo" per non svegliarla e riuscire così a strappare un buon voto.
Le modalità di esame di Carlo Salamini, che sta divorziando dalla moglie, assomigliano per riflesso più a una negoziazione: una volta ricevuti i voti dell'esonero, avrete 48 ore di tempo per accettare il voto, presentarvi all'appello orale e portare venti numeri di telefono di ragazze single tra i 20 e i 35 anni. Due clausole importanti: se viene a mancare anche solo una di queste condizioni potrete sostenere l'esame solo a settembre e, se siete una ragazza single tra i 20 e i 35 anni , non vale che mettiate il vostro numero nella lista.
Pietro Viadaunmese ha invece proibito che il giorno dell'appello ci si presenti in aula. Dovrete restare a casa a guardare nell'ordine: un pozzo, un quadro, una bambina disturbata poichè sette giorni dopo sarete chiamati telefonicamente da una voce roca che, a seconda della vostra simpatia, vi comunicherà la data del vostro esame o quella della vostra morte.
A causa delle operazioni di allungamento del pene a cui è stato sottoposto, Vittorio Ridotto non sarà disponibile per tutto il mese di maggio. i suoi appelli slittano tutti tra il 15 luglio e il 16 luglio. Sessione breve.
Infine Tommaso Und Pomelium ha richiesto agli studenti di presentarsi all'esame con un thermos di caffè ciascuno, mentre 3 chili di crudo di Parma, 5 mozzarelle di bufala campana, 8 etti di salsiccia e un vino piemontese a piacere ci inducono a pensare che Paolo Gambeffa abbia equivocato il significato della parola 'dispense'.
T. Tomas

giovedì 6 maggio 2010

Giornalista sanpietrino

Ecco il testo del discorso tenuto oggi da Antonio Polito per l'ultimo degli incontri organizzati da Mirella Sorry e Carlo Salamini nell'ambito del progetto "Sapienza 2010 - Marchette d'avanguardia".

Hi. I'm Antonio Polito. I'm here to explain my work: o' ggiornalist. Ops...sorry, but i song napulitan, però aggio vissuto nu poch' e years in London (so' stato pur' in the hospital vafangul!) , then sometimes my words s'ammischiano e non si capisce anything i say.
I direct "il Riformista", o' ggiornal that i founded some years ago. "Il Riformista" is o' cchiù bell' ggiornal i ever made. Anche because it's the only.
The journalist is one of the best profession che ci sta in Italia. As we say commonly: fa' o' ggiornalist is always better cha faticà!...Ah ah ah...Beh, why don't you laugh? Cazz hann' sempre riso everybody a stà battut..

However i tell you che dovete stare easy, because o' ggiornalism non sparirà. Don't worry, be happy. What? I'm rhetorical? Ma chi vi credete to be?! (Vid' nu poc a sti pieces of shit!..)
Remember, you have to study too much pe diventà ggiornalist. Vabbè maybe non proprio too much, but at least you have to be able ad aggiustà i shoes. I agg' imparat to write proprio da nu calzolar infatt', mentre iss m'aggiustava i shoes. Iss aggiustava e io scrivevo, iss aggiustava and i wrote.
You don't have to believe che putit faticà subitamente al "Corriere della Sera" o a "Repubblica". You need di un sacco di gavetta: as the small newspapers (tipo "Parioli Poket" o "GQ", sò bei ggiornal o' sapit!?), o le tv locali, le radio private, i siti internèt...ste cazzate qua insomm'..

E poi you have to viaggià. Dovete girare all around the world. So you can become new people. Così potete crescere, putit cambià. Anzi, voi vi dovete cambiare absolutely, anche perché se you travel in train, and don't change your clothes, poi puzzate e facit schif'.
What? I'm rhetorical? But vafangul n'ata vot!..
No no, i never said "vafangul", you are wrong. Cosa, l'ha sentito pure mr Salamini? E chi cazz è stu Salamin'? Ah you are prof Carlo Salamini? Oh nice to meet you, i'm Antonio Polito, for the friends "Totò o' radioattiv"..
Ragazzi don't worry. There are many new markets che aspettan' i vostri articoli di merda. Sta la Cina, l'Iràn, l'Afghanistann', so tanti i countries che stann' without ggiornalist. They have un ghep very big con la civiltà occidentale. Listen to me che agg' viaggiat' assaje.

..Però ragazzi, i think you can't be ggiornalist. Voi fate too much questions e po' you don't like the answers. If you fate na question a uno most important of you, poi you have to understand che la sua is the only right answer. Se non date ragione ai direttori, po' which fucking director will take you a fà o' servo della gleba ind' a nu ggiornal? M'avit capìt', si o no!?

Saluti uagliù, we will see ind a n'at convegn'. Stat'v bbuon.

(Sorry, mrs Sorry, but where cazz did you bring me?! Chist sò scem..)

Tomas T.

lunedì 3 maggio 2010

Un giorno di ordinaria prostituzione

“Le marchette falle a casa tua”. Così si è espresso qualcuno dei presenti, dopo l’ennesima lezione farsa: un gustoso spot pubblicitario per Dagospia (del cui fondatore Roberto D'Agostino, caro lettore, saprai sicuramente tutto) e il suo decennale, che ha lasciato evidentemente in bocca uno schietto sapore di merda a più di uno dei presenti.
Ad organizzare il tutto, la nostra impagabile Sorry, la “maestrina dalla penna rossa, ma dalle mutande rosa”(questa non è mia ma sempre del simpatico Roberto D’Agostino: un luminoso ritratto di docente che ha fatto piovere le mandibole a tutti i presenti). La nostra “maestrina”, per inciso, ha un curriculum ben più caleidoscopico delle summenzionate “mutande”: ha realizzato trasmissioni culturali per la tv. Collabora a L’espresso, La Stampa, Ttl, Corriere della Sera-Magazine. Ma questo è lo spirito dei nostri tempi: con Proust può convivere il kisch più sfrenato. Sia chiaro però, l’importante è che il kisch abbia molti contatti, che faccia audience, che abbia un vasto pubblico, altrimenti è il solito materiale di sempre: merda (un consiglio alla nostra “maestrina” si adegui velocemente allo Zeitgeist, perché sul web la sua biografia non si trova su wikipedia come quella di D’Agostino o di Luciano Moggi, perciò, calchi forte sull’acceleratore: non basta certo fare le marchette solo agli amici di sempre per finire nell’olimpo mediatico).
Torniamo all’evento. Gli studenti speravano forse in una lectio magistralis di D'Agostino sull’importanza del web per il giornalismo moderno: macché. Tra telecamere e fotografi, si è trattata dell’esibizione compiaciuta e greve della sua corte dei miracoli(Renzo Arbore, Carlo Rossella Gianni Boncompagni e Dario Salvatori che forse è stato l’unico tra i presenti ad aver capito di essere in un’aula universitaria e non in caserma).
Infatti il tono generale della colta conversazione è stato quello della naia: sapidi raccontini di culi e tette e aneddotica su notorie teste di cazzo del jet set nostrano, sì, proprio sulle teste di cazzo.
Ed anche il Preside di Facoltà (così è stato presentato agli astanti) ha fatto capolino, timidamente, magari con la segreta speranza di prendersi in faccia due flash o una breve inquadratura dalle telecamere. E invece un cazzo! Consigliamo pure a lui di schiacciare forte sull’acceleratore se vuole finire al TG2 delle 20, e di adeguarsi allo spirito dei tempi: qualità del corpo docente bassa ma più numerosi atti di prostituzione dell'intelligenza universitaria. Non ci accontenteremo mica delle solite lezioni dove abbiamo potuto ascoltare questi fiori: “a Roma hanno scontrato due motorini”, “l’aereo è crollato”, “è un senso comuno”, “non solo l’indotto ma anche l’intorno”, “la rivoluzione russa del 1918”, “il tema del fatto che insomma…” ecc. ecc.
Insomma i professori vanno bene così, ma facciano più marchette, l’audience legittima tutto.
Un dolce finale. Quando Roberto è uscito dall’aula, magari sperava in qualche stretta di mano, in un “hey Roberto posso farmi una foto con te?”, forse in un pubblico festante. E invece no, sarebbe stato più probabile vedere un maiale volare. così ancora, l’inutile, orgoglioso, compiaciuto sfoggio di volgarità: Roberto ha cercato ancora la battuta e ha raccontato ai pochissimi estenuati e astenuti presenti cosa sia l’amicizia, o che diavolo sia quella merdosa cosa che con le parole connivenza e cricca si descrive benissimo lo stesso.
Sia chiaro che per scrivere questo puzzolente resoconto, anche io mi sono adeguato allo spirito dei tempi. Mio malgrado lo subisco e non lo plasmo come la nostra “maestrina” e il nostro simpaticissimo Roberto D’Agostino, mio malgrado ne sono complice, lo testimoniano le tasse universitarie pagate.

dal nostro inviato, Duns Meici