
Però così non vale.
Proprio quando c'eravamo rilassati e adagiati sulle domande da porre nell'imminente incontro con "quello che ha creato Dagospia" e sulla lapidazione verbale a cui il 6 maggio sarà sottoposto il direttore del Riformista (che oggi si pone il problema di come fare pubblicità progresso al nucleare in Italia), la Sorry ha colpito alle spalle. Lunedì, tra la porta che non ha ancora imparato a chiudere e una cartina dell'India ai tempi della Pangea, la nostra esperta di oltraggio al buon senso ci fissava come un suricata di fronte a un cubo di Rubik e sventagliava preoccupata alcuni fogli: i moduli di valutazione dei docenti.
alcuni di noi, entusiasti, hanno iniziato a concepire bucoliche bestemmie con le quali rispondere alla voce 'suggerimenti per il corso', altri invece hanno immediatamente constatato che, se quei moduli in tre anni fossero serviti a qualcosa, l'unico modo per ascoltare oggi la Sorry parlare, sarebbe stato ordinare un Camogli all'autogrill di Viterbo.
Insomma lei era lì e, come un cactus portato in antartide, ignara d'esser fuori luogo; o forse l'aveva intuito guardando le prime file vuote, i primi segni di disattenzione tra gli studenti che scommettevano su quale acaro raggiungesse per primo la finestra. Ma non aveva più importanza perchè aveva una comunicazione di vitale importanza da fare. la Sorry sventolava i moduli con aria truce e, additando nel foglio l'infingardo punto numero 12 relativo alla percentuale di lezioni seguite, disse: "dovete protestare", fin qui tutti d'accordo, "perchè voi non avete potuto seguire tutte le lezioni per colpa dei corsi cattivi che si accavallavano. QUI NON DOVETE SCRIVERE NULLA". sgomento. freddo. sangue alle tempie e poi giù verso la mano che avrebbe volentieri afferrato una sedia e, tiratagliela contro, si sarebbe unita ritmicamente all'altra, applaudendo.
Se qualcuno fosse stato lucido e non accecato dalla rabbia repressa per tanti lunedì passati a fare pranzo alle 4, le avrebbe fatto notare l'inaccettabilità delle sue considerazioni e imposizioni, ma dopo i cinque minuti seguenti la gran parte degli studenti aveva già annerito così tante volte la casella DECISAMENTE NO da perdere il senso di queste e di altre parole. "decisamente no decisamente no decisamente no..." se prima era solo un mantra pre-lezione, lunedì è diventato l'esorcismo necessario dopo ogni sua lezione, il veto all'idiozia, la difesa immunitaria di fronte a ogni sua domanda.
"allora vi ricordate di venire all'incontro con Dagospia?"
"..."
T.Tomas