venerdì 19 marzo 2010
Calligrafia e Scrittura
Un successo. Il IV convegno sulla bella scrittura, organizzato dal professor Salamini e tenuto ieri in una di quelle aule blu cui si accede tramite una vecchia prua della Tirrenia, è stato un meraviglioso trionfo. Impeccabili esercizi di stile e di calligrafia hanno sfilato su una lavagna luminosa di fronte a centinaia di studenti entusiasti: i relatori, tra cui anche i celebri Paolo Gambeffa e Tommaso Und Pomelium, sono stati infatti chiamati a confrontarsi su grandi temi storici scrivendo significativi elaborati sintetici utilizzando le lettere del nostro aureo alfabeto nella maniera più pulita e non superando, durante la scrittura, le righe del quinterno. Non da meno è stato il contemporaneo cimento cui si sono dovuti sottoporre gli invitati, andare cioè a capo nel modo più corretto possibile, dividendo giustamente le sillabe e rispettando la dittongazione di alcune complicatissime parole. A testimonianza della bravura degli scrittori è da rimarcare il fatto che sono stati pochissimi gli errori commessi, due soltanto, per di più attribuiti alla stessa persona, Mirella Sorry. La professoressa di Gnù Giurnalism ha giustificato così gli scivoloni, peraltro comprensibili e giustificabili dalla tensione, della sua esercitazione calligrafica: "E' stata la prima volta per me e non conoscevo bene il tema proposto. Però come dice Jimmy Morrison: non è bravo chi non cade, ma chi, cadendo, non si sbuccia le ginocchia". Riportiamo qui di seguito il testo completo dell'esercizio della Sorry, l'unico al quale il rettore ha permesso l'accesso.