lunedì 8 marzo 2010

Screditoriale


Colleghi, Colluoghi, Collaghi,
In virtù della nostra formazione squisitamente giornalistica abbiamo pensato di ideare questo spazio, per nulla democratico, per permettervi di non sentirvi più soli. Vogliamo che si sappia che siamo stati costretti: noi non volevamo, abbiamo resistito, abbiamo tarpato le ali alla nostra anima corrosiva e dissacrante per un semestre intiero, ma il momento si è imposto nella sua forma più brutalmente intrusiva e petulante. Faremo quindi di tutto per screditare loro, e la loro supposta idea d'essere al passo coi tempi; per screditare voi, che ancora supponete che questo corso di laurea abbia un senso; per screditare noi, e la nostra supposta.

Cari amici, ciò che stiamo facendo non è sbagliato, ma semplicemente inutile e dannoso. Siamo ostaggi di figure mitologiche: esse, metà professori e metà comunicatori, assumono il peggio di entrambe le figure, conducendoci nel loro privato mondo di storture lessicali, inadeguatezze teoriche e integralismi da "guerra fredda".
Per rispetto ai nostri professori delle medie, precursori di insegnamenti ancestrali e sussidiari, noi ci ribelliamo ai minuti sprecati sulla regola delle 5 V (veni, vidi, vici, vattimo, veltroni), ci opponiamo all'estenuante enunciazione dei valori-notizia (si, l'abbiam capito che Berlusconi è più importante di tutte le nostre vite messe assieme!), e alla devoluzione gratuita di sfiga al solo populistico scopo di attirare l'attenzione e racimolare qualche spicciolo pietoso di risata.

A domani,
Tomas.