
Dopo aver ribadito l'importanza nel mondo di Angelina Jolie rispetto alla futilità delle nostre esistenze, la Sorry ha quindi accennato alla notizia dei due "cosi" (secondo il diritto comunitario "rumeni", ma trattasi di minuscola indecisione lessicale) arrestati per aver imbrattato i muri della sede del quotidiano torinese "La Stampa" con scritte minacciose verso il direttore del quotidiano stesso, Mario Calabresi, figlio del già citato commissario.
Ulteriori aggiornamenti della nostra inviata hanno riguardato innanzitutto una nevicata estiva che potrebbe abbattersi su Roma (è inutile che ridiate, può succedere). Quindi la possibilità che, prima della sicura apocalisse prospettata dalla profezia Maya, una donna in medioriente si ritrovi ad indossare una minigonna (ma alla sola condizione che un'eclissi totale di sole vieti al resto del mondo la sconcertante visione). Infine gli sviluppi su una diatriba mai sopita, ossia lo storico scontro tra le domande retoriche e le elezioni democratiche nel nuovo Iraq in parte ancora democraticamente occupato dalle forze americane. Chi l'avrà vinta? La complessità del nostro periodare non rischia di inficiare il processo di ricostruzione dell'Iraq? Il punto interrogativo è davvero esclusivamente legato alla domanda retorica, o questi sono solo pregiudizi del cultura consumistica occidentale?
Attendiamo con ansia buone nuove dalla penna di Mirella Sorry.Tomas T.